Osmosi
Il progetto si propone di svelare e rappresentare la metamorfosi ambientale mediante la ricostruzione delle dinamiche di trasformazione del paesaggio dovute anche all’intervento umano.
Lo spazio è diviso in tre aree ben distinte sia visivamente che a livello compositivo.
La più esterna richiama un’area boschiva apparentemente poco curata e lasciata al solo fluire naturale del tempo. Quella centrale, in opposizione, rammenta un’area definita da un “costruito” composta con elementi artificiali che esprimono l’intervento dell’uomo.
Tra queste due, una fascia di transizione o ecotono, prepara alla metamorfosi rappresentando un processo osmotico di trasformazione. Trasformazione resa ancor più evidente dalla presenza di oggetti e piccoli complementi che rafforzano il cambiamento.
Ulteriore proposito è mettere in atto una metamorfosi che coinvolga ogni visitatore. Per rendere possibile questo cambiamento interiore, il visitatore deve essere disposto e pronto ad “usare” i suoi cinque sensi con le interazioni che si fondono nell’intorno.
Distribuite in tutta l’area vi saranno indicazioni che invitano il visitatore a osservare, toccare, ascoltare, annusare e vedere. Le interazioni saranno di diversa natura, sia spontanee che veicolate mediante piccoli espedienti artificiali.
Ciò che il visitatore porterà con se sarà il suo coinvolgimento nella “metamorfosi”, a testimonianza del quale potrà prendere una piantina che contribuirà a cambiare, seppur di poco, il suo giardino, balcone o terrazzo.
- Il giardino di corten – Schneider
- GIAN di Trevisan Gianmarco
- V.S. IMPIANTI ELETTRICI