Cittadella della formazione e della solidarietà FOSF
Pordenone, 7 marzo 2022
Grande successo a Ortogiardino per lo stand di oltre 270 metri quadrati della Cittadella della formazione e della solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia. Nel primo fine settimana della 41.a edizione il flusso di visitatori è stato continuo, colpiti dall’esposizione curata dall’architetta Giovanna Bellotto, per la varietà di corsi di studi presentati (dopo le scuole medie, dopo le superiori e dopo l’Università) e, non ultimo, per l’esposizione di un modello di orto elettrico come quello allestito nel grande polmone verde della Comina da parte del centro formativo, precursore assoluto in Friuli Venezia Giulia in tema di elettrocultura.
«Ortogiardino, dopo due anni obbligati di stop – spiega Eugenio Adriano Rosset, presidente della Cittadella della formazione e della solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia – si conferma nuovamente come appuntamento fieristico più gettonato del Nordest. I numeri delle presenze di questo primo fine settimana non lasciano dubbi: è un evento atteso dalla comunità, ben costruito, che offre una vastità di soluzione e prodotti in tema di orto e giardino che da nessuna altra parte si possono trovare in un’unica soluzione. Complimenti al presidente Renato Pujatti e al suo staff con i quali la collaborazione mi auguro possa continuare, perché oltre all’orto elettrico in questi giorni abbiamo costituito una azienda agricola e la fattoria didattica che sarà aperta alle visite di tutti gli studenti di ogni ordine e grado del nostro territorio. L’attenzione della Cittadella verso il mondo della natura è altissima, perché le nuove generazioni dimostrano una forte sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e vanno giustamente formate e informate. Lo studio condotto dall’Osservatorio giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo su un campione di 2000 giovani nati tra il 1982 al 1997 afferma che l’81,8% dei giovani intervistati è disposto a cambiare le proprie abitudini per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta, mentre l’82% dichiara di essere disponibile a ridurre al minimo gli sprechi come ad esempio la plastica, il cibo, la luce e il bene più prezioso: l’acqua. Un altro aspetto interessante emerso da questo studio è l’alto senso di responsabilità percepito dai giovani sull’ecologia: oltre il 59% è convinto che la tutela dell’ambiente riguarda direttamente ogni singolo cittadino. Quindi, ancora una volta la “rivoluzione ambientale” parte dal basso e non solo dai governi e noi ci siamo».
ORTO ELETTRICO. L’iniziativa nasce dalla collaborazione che il Patron della formazione regionale Rosset ha instaurato con Andrea Donnoli, consulente, formatore e consulente scientifico che in Italia ha installato un centinaio di impianti di elettrocoltura. Quello di Pordenone però ha un primato: è il primo in Italia a trovare spazio in un centro formativo. «L’elettrocoltura è una tecnica messa a punto a metà Ottocento che per lungo tempo purtroppo e inspiegabilmente è stata dimenticata, ma che migliora la qualità dei prodotti ortofruttiferi oltre che la qualità della nostra vita – spiega Eugenio Adriano Rosset, presidente della Cittadella della formazione e della solidarietà Fondazione Opera Sacra Famiglia – consente infatti di ridurre l’impiego di fertilizzanti e antiparassitari, aumentare la produzione, proteggere le piante da animali e insetti, accrescere le proprietà organolettiche di frutta, verdura e ortaggi. È molto importante per gli apicoltori, perché difende le api dalla varroa, malattia parassitaria che mette in ginocchio moltissimi realtà produttive».